Cerimonia a Basovizza

    0
    41

    L’Associazione Nazionale Alpini ha partecipato al “Giorno del ricordo”, istituito dal Parlamento in memoria delle vittime delle foibe e celebrato il 10 febbraio di ogni anno. La Messa alla grande foiba di Basovizza (Trieste), sul carso triestino, è stata officiata dall’arcivescovo di Trieste Giampaolo Crepaldi alla presenza delle altre Associazioni combattentistiche, dal Comitato per i martiri delle foibe e dalle associazioni legate al mondo degli esuli istriani, fiumani e dalmati. 

     

    Gli onori sono stati resi da un picchetto del Piemonte Cavalleria e da una rappresentanza della scuola militare Morosini di Venezia. Nell’occasione il Gruppo Ana di Pola (Sezione di Venezia), guidato da Luigi D’Agostini, ha consegnato un riconoscimento ad Angelino Unali, novantaduenne finanziere di Cagliari, giunto a Trieste per testimoniare l’eccidio dei suoi 97 colleghi che il 12 maggio 1945 morirono nella foiba di Basovizza. Erano stati catturati nella caserma di Trieste dai partigiani comunisti, fiancheggiatori delle truppe jugoslave che occuparono la città il 1º maggio. Unali Cerimonia a Basovizza non seguì la stessa sorte dei suoi commilitoni solo perché non era in caserma al momento del blitz.

    Gli alpini hanno consegnato a Unali un guidoncino «a testimonianza della vicinanza degli Esuli di Pola, e a nome di tutti i fiumani e dalmati, vittime della tragedia vissuta durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale, riconoscendo la forza e la dedizione di una vita al servizio della verità storica ed allo scopo di non dimenticare quei patrioti, i loro valori e la barbarie di un assassinio tanto efferato».