Fratel Bordino sarà Beato

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    Andrea Bordino nasce a Castellinaldo (Cuneo) il 12 agosto 1922, terzogenito di una famiglia molto religiosa di quattro sorelle e di quattro fratelli. Andrea vive la propria giovinezza tra la casa, le vigne paterne e la parrocchia. Nel gennaio 1942 è chiamato alle armi e arruolato nel gruppo Pinerolo, 4º reggimento Artiglieria Alpina, Divisone Cuneense dove trova il fratello Risbaldo, rientrato dalla Campagna di Albania. Il 15 agosto partono insieme per il fronte russo. Non sono schierati in prima linea poiché il comando del 4º reggimento Artiglieria si installa a Sollonscki, un villaggio tra Valuiki e Rossosch. Caduti prigionieri nel gennaio 1943 i fratelli Bordino soffrono insieme la tragica ritirata per circa un mese.

    Una notte, all’addiaccio, fanno un voto: «Se ritorneremo a Castellinaldo faremo un pilone alla Madonna Consolata, vicino alla nostra casa». Avvinghiati l’uno all’altro passano la notte e alle prime luci del mattino si trovano circondati da cadaveri: ne conteranno circa duecento. Vengono separati ad Akbulak: Andrea è destinato alla Siberia dove vi rimarrà due anni. Ridotto a scheletro umano viene internato nel lazzaretto di Spassh. Prega e conforta i feriti, gli infetti e i morenti. Incoraggia tutti e promette: «Da tutte le guerre qualcuno è sempre tornato a casa! Preghiamo un’Ave Maria. Se ritorno mi faccio frate e voglio dedicare il tempo restante della mia vita a servire i malati più poveri in stato di abbandono».

    Nella primavera del 1945, insieme ad un gruppo di scampati è trasferito in Uzbekistan, nel campo di Pactarol dove si coltiva cotone. Andrea è ancora distrofico e colpito da tifo petecchiale, non può lavorare. Elude la scarsa sorveglianza dei guardiani mongoli per raggiungere gli infetti e i morenti nella “baracca della morte” dove nessuno entra più: essi giacciono abbandonati a se stessi fino alla morte. Andrea se ne prende cura con i pochi strumenti a sua disposizione, li pulisce, allevia le loro sofferenze compiendo gesti di speranza, patendo e pregando con loro.

    Nell’autunno 1945 i fratelli Bordino rientrano in famiglia. Il 23 luglio 1946 Andrea busserà alla porta della Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino. Indossato l’abito religioso assume il nome di fratel Luigi della Consolata. Per trent’anni dedicherà la propria vita al servizio della carità. Nel 1975 è colpito da leucemia mieloide: morirà il 25 luglio 1977 a Torino. La fama della sua Santità assume subito dimensioni rilevanti, a cominciare dal suo funerale, concluso al cimitero monumentale di Torino dove la folla partecipante esplode con il canto del Magnificat.

    La beatificazione di fratel Luigi Bordino sarà un evento atteso da lungo tempo dai moltissimi devoti. La provvidenziale concomitanza con l’ostensione della Sindone e l’Anno della Vita Consacrata indetto da Papa Francesco, rendono ancora più ricco il programma di questa giornata.

    SABATO 2 MAGGIO 2015 “Area Vitali” Parco Dora, P.zza Piero della Francesca, Torino. Ore 15,00 solenne beatificazione di fratel Luigi Bordino. Per partecipare alla celebrazione della beatificazione prenotarsi su www.fratelluigibordino.itPer qualsiasi informazione: tel. 377/3220440.

    DOMENICA 3 MAGGIO Cerimonie a Castellinaldo, paese natale di Fratel Bordino.

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