Il Paese che vorrei

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    Assistiamo ogni giorno a notizie e fatti di cronaca in tante parti del nostro bel Paese, che rovinano l’immagine, la serena convivenza civile e sociale dell’Italia e degli italiani. Mafia, corruzione, lavoro sommerso, esportazione di capitali all’estero, malavita organizzata. È ora di mettere mano con forza alla moralizzazione del paese.

    Moralità, onestà e verità, devono diventare una priorità dei problemi da risolvere in Italia. Alcune semplici proposte: 1) in ogni comune d’Italia sia nominato un assessore addetto alla legalità; 2) tutte le forze addette al controllo e al rispetto delle leggi dovrebbero mettere in atto una strategia efficiente di prevenzione, di rispetto e di repressione; 3) le Istituzioni a ogni livello, devono prima di tutto dare il buon esempio di onestà, verità e trasparenza; 4) scuole di ogni ordine e grado dovrebbero inserire nei programmi d’istruzione, studio e formazione un’ora settimanale di educazione al rispetto delle leggi e delle regole, per far crescere la cultura dell’onestà; 5) per le associazioni di volontariato e parrocchie, promuovere ancora meglio di quello che fanno, la cultura dei valori veri della vita: moralità, onestà, verità, solidarietà e giustizia sociale; 6) i sindacati: è molto importante la loro funzione e la loro presenza sui posti di lavoro per i contratti, diritti e doveri, ma ora dovrebbero fare uno sforzo di più per combattere il lavoro nero, la corruzione, l’evasione fiscale.

    Francesco Lena – Cenate Sopra (Bergamo)

    Caro Alpino, scusa se ho dovuto sforbiciare la tua lunga lettera, salvando la sostanza. Che dire? Dobbiamo vivere di utopia e di sogni, perché senza di essi c’è posto solo per la rassegnazione.