La scomparsa del generale Mario Gariboldi

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    Il generale di corpo d’armata Mario Gariboldi, si è spento a Modena all’età di 84 anni. Partecipò, come sottotenente, alla campagna di Russia, inquadrato nel battaglione Edolo del 5º reggimento alpini. L’intera Armata italiana (ARMIR) era comandata da suo padre Italo: storico l’episodio del saluto militare del figlio al padre, nei giorni della ritirata, dopo Nikolajewka.

    Mario Gariboldi, promosso sul campo e poi insignito di medaglia d’Argento al Valor Militare, al suo rientro in Italia dopo la tragica ritirata fu catturato dai tedeschi a Fortezza (dove comandava una compagnia) e internato prima in Polonia e quindi in Germania.

    Rientrato nel ’45, comandò il battaglione Gemona, il 5º, la Julia, la Regione militare Nord Est. Fu anche addetto militare a Bonn e sottocapo di Stato Maggiore al Comando della Nato.
    La sua è stata una splendida figura di alpino, di ufficiale, di cittadino, circondata dal rispetto e dall’ammirazione di tutti. Ora Mario Gariboldi riposa nella tomba di famiglia a Lodi,accanto al padre Italo.