Liturgia e alpini

    0
    416

    Un recente articolo sulla Tribuna di Treviso ha riportato a galla la vecchia storia del divieto ecclesiastico ai canti alpini ed alla Preghiera dell’Alpino (versione ANA) a Messa o nelle esequie funebri. Ciò ha creato un certo scompiglio tra parecchi alpini. Mi puoi raccontare come stanno le cose in realtà?

    A Trieste noi cantiamo regolarmente nelle “nostre” Messe e nelle esequie ai “nostri” morti canti come “Signore delle Cime”, “Ave Maria” di Bepi De Marzi, ma anche “Stelutis Alpinis”. Perché vietare questi canti in chiesa? Certo non cantiamo canti di caserma; ci mancherebbe altro! Per la Preghiera dell’Alpino credo che la Curia permetta solo la versione “rendici forti” invece della nostra vecchia versione “rendi forti le nostre armi” e “millenaria civiltà cristiana” (ufficialmente adottata dall’ANA quando non ci sono reparti in armi). Perché non si vuole l’accenno alle armi nella preghiera? Gli alpini non sono Forze Armate? E cosa dovremmo portare se non le armi (sempre sperando di non doverle MAI usare)? E la civiltà cristiana? Non dico di andare ad imporre il cristianesimo con gli auto da fè o con le armi come i conquistadores. Assoltamente no! Ma perché non difenderci? Perché addirittura vietarci di pregare di poter difendere la nostra quasi bi-millenaria civiltà cristiana? Soprattutto in un momento come quello che stiamo vivendo, in cui la persecuzioni nel mondo sono riprese peggio che sotto Diocleziano? Credo inoltre che salga più veloce al Cielo una preghiera “vietata” ma sentita, piuttosto che una “imposta” che esce dalla bocca senza passare dal cuore. Sono confuso. Ti prego, chiariscimi le idee.

    Dario Burresi – Trieste

    Mi astengo, per ovvie ragioni, di entrare in polemica. Su questi temi dovremmo metterci serenamente intorno ad un tavolo con coloro che rifiutano le nostre “liturgie alpine”. In esse ci sono aspetti storici, morali, sociali ed anche, ovviamente, ecclesiali. Ma una cosa vorremmo che ci spiegassero i contrari ai nostri riti: le nostre preghiere impediscono di lodare Dio, di servire i fratelli, sono per caso contro lo spirito del Vangelo? E gli alpini sono amici della guerra, della fraternità universale? San Giacomo, nella Bibbia ci mette in guardia da una fede senza le opere, ribadendo che sono quest’ultime a raccontare la vera fede. Se questo potesse bastare…