Noi e l’Islam

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    Apprezzo sempre le “lettere al direttore” perché sono uno spaccato della nostra umanità. Apprezzo molto che Lei direttore metta spesso in evidenza due temi ricorrenti nei recenti dibattiti pubblici. Mi riferisco al tema delle “foibe” e a quello del malessere di quasi tutto il pianeta nei confronti del ricco occidente, soprattutto da parte mondo musulmano. Penso che quando si affrontano argomenti difficili, è obbligatorio farlo avendo come faro uno dei nostri valori principali, la verità. 

    La violenza crudele e sanguinaria di un esercito multinazionale, che sta cercando di realizzare uno stato islamico, un califfato, è figlia dei madornali errori delle più potenti democrazie del mondo. Bush, Sarkozy, Obama hanno detronizzato Saddam, Gheddafi, Assad. Hanno tolto il tappo ad alcune dittature, per far nascere le democratiche primavere arabe. Follia, incompetenza, interessi di bottega hanno sconvolto un equilibrio retto da dittatori islamici che stabilizzavano i loro paesi, rispetto ai quali noi occidentali possiamo ben poco. Dentro questo scenario tutta l’Europa sta subendo un’invasione di islamici che fuggono da miseria e guerre. C’è la globalizzazione, che costringe le coabitazioni tra etnie, religioni e valori diversissimi tra loro. Avremo molti problemi a stare insieme. Leggo che alcuni soci alpini imputano queste violenze, questo caos, addirittura alle crociate, a storie e fatti di secoli fa. Altri tirano pure in ballo la “Preghiera dell’Alpino”. Queste opinioni, secondo il mio parere, sono figlie di superficialità storica e di poca onestà intellettuale. Ci sono persone predisposte a imputare tutte le miserie e violenze nel mondo a noi occidentali. Sono degli anti-occidente, che negano pur di quadrare il loro ragionamento, la nostra civiltà, storia, tradizioni, cristianità. Chissà perché la pensano così? I problemi relazionali e di integrazione con gli islamici che vivono nel mondo occidentale, secondo il mio parere, sono un problema di valori. I nostri valori che sono la verità, la libertà, i diritti umani, la parità tra uomo-donna, la sacralità della vita, la famiglia, non sono vissuti esattamente nello stesso modo nelle comunità islamiche, come da noi.

    Lucio Pieri – Gruppo di Ronchi dei Legionari

    Ciò che sta accadendo nel Medio Oriente e in altre parti del pianeta, ha molteplici cause, tra cui anche quelle che tu hai elencato. Mi permetto di dire, però, che l’errore dell’Occidente non è stato quello di suscitare le primavere arabe, che sono invece fiorite all’interno dei Paesi musulmani come bisogno di democrazia e di modernità, ma quello di rimuovere per interesse di bottega i dittatori che governavano quei Paesi, convinti che tutto sarebbe andato a posto automaticamente. Poi ci sono altre cause, come l’invasione dell’Afghanistan da parte dei russi negli anni ’80, che ha fatto convogliare molti musulmani in quel Paese, mettendo i presupposti per la nascita del fondamentalismo. Ciò che in realtà fa paura all’Islam è la cultura della democrazia che l’Occidente propone, soprattutto la cultura cristiana del rispetto della persona. Questo spiega perché si bruciano e distruggono le chiese più che le ambasciate.