Realtà dell’Ana

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    Gli alpini, una gran bella famiglia. La Sezione di Treviso, di cui faccio parte, annovera al proprio interno ben 8.674 alpini e 1.953 tra aggregati e aiutanti, comunemente chiamati amici degli alpini. Questi ultimi ammontano oramai al 23% dell’intero organico sezionale (dati da Fameja Alpina di maggio 2015). 

    Rimanendo su numeri e statistiche, nel Gruppo di cui faccio parte gli amici degli alpini rappresentano circa il 30% del totale degli iscritti; di questa percentuale, la quota di amici che partecipa in modo attivo alle iniziative del gruppo è di oltre il 60%, mentre il corrispondente valore di risorse attive per la componente alpina è di un solo 25%. Certamente chi si iscrive al Gruppo non essendo alpino, oltre che per amicizia diretta o per mancanza di riferimento a gruppi di altre armi, lo fa perché animato da un sano spirito di Corpo, per la nostra costante operosità e volontà partecipativa e soprattutto perché in cuor suo apprezza l’operato, la dedizione e la passione che destano gli alpini della nostra Associazione. Inoltre, è un dato di fatto che la mancanza della leva obbligatoria genererà in futuro una sempre più numerosa partecipazione di non alpini e di forze fresche, necessaria per non vedere sparire interi Gruppi di “veci”. Questo dimostra che gli amici degli alpini sono oramai parte attiva indispensabile, di sicuro e costante aiuto all’interno dei Gruppi, meritevoli di attenzione e di una giusta e gratificante riconoscenza, anche nelle occasioni speciali.

    Claudio Stefanini, Gruppo di Roncade, Sezione di Treviso

    Io credo che la differenza di percentuali così come tu ce le segnali dipenda dal fatto che l’alpino si trova ad essere “dentro” quasi per appartenenza genetica, mentre gli amici entrano per scelta. E la scelta presuppone sempre motivazioni molto forti che la ispirano.